Cuore diviso, potete prendermi a calci^^

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Federika90'
view post Posted on 6/11/2007, 15:53




"Ciao"
A parlare era una ragazza con i capelli biondi, i grandi occhi marroni e un sorriso dolce, inconfondibile.
Perchè è qui?.....
"Posso entrare?"
Un ragazzo dai capelli castani e lo sguardo malinconico la fece passare senza rispondere.
"Sei sorpreso di vedermi?"
Dopo tutto quello che era successo era sicuro che non l'avrebbe più vista. Basta poco per far allontanare due persone anche se magari provano sentimenti sinceri.
La ragazza si era messa a giocherellare con delle chiavi sopra un tavolino di vetro...
"Cosa fai qui?" chiese il ragazzo quasi sicuro che qualcosa sarebbe cambiato.
"Sono venuta a trovarti"
sì è venuta per dirmi che le manco, ne sono certo, è venuta qui per me. Ora glielo dico anche io, sì tutto tornerà alla normalità
Il ragazzo stava per avvicinarsi a lei per abbracciarla, voleva sentire di nuovo il suo profumo ma la ragazza si girò di scatto interrompendo i suoi pensieri:
"Senti, voglio proporti un'amicizia, dato che saremo costretti a vederci quasi tutti i giorni è inutile stare nella stessa stanza e non parlarci"
Ecco questo proprio non se lo aspettava.
"Amicizia è per questo che sei venuta fin qua??"
"Sì Georg"
"Non è un problema siamo persone adulte"
L'orgoglio era a palare non di certo il suo cuore.

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:16
 
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Federika90'
view post Posted on 7/11/2007, 12:43




Erano già passati due giorni da quella visita inaspettatta e Georg ancora non si era ripreso.Aveva già accettato di perderla una volta ma due...due erano troppe.
Aveva detto a tutti che stava male,non aveva voglia di vedere nessuno....-Non ci si può ridurre così per una femmina- pensava il ragazzo ogni volta che si ritrovava a fissare il vuoto.
Basta aveva deciso si sarebbe comportato da uomo...

Ore 8.30

Il sole stava entrando con prepotenza attraverso una finestra a persiane aperte, andando a svegliare una ragazza stesa su un letto non ancora sfatto.
Non si ricordava niente della sera prima. Si era addormentata completamente vestita, e le era rimasto addosso un'odore nauseante di fumo e alcool.
Non appena provò ad alzarsi una fitta lancinante alla testa la bloccò
-Se i miei mi vedessero in queste condizioni-
Ancora qualche pensiero andava a loro, nonostante fosse scappata di casa ormai da tempo e avesse fatto perdere completamente le sue tracce.
Per rimediare a un post sbornia niente c'è di meglio di un caffè e un'aspirina così prima si diresse verso il bagno per lavarsi il viso.
Vedendosi allo specchio si fece quasi pena. I suoi capelli biondi che la sera prima aveva accuratamente sistemato ora erano tutti arrufati,il trucco che aveva messo ormai era ridotto a qualche macchia sparsa qua e là e le sue guance erano attraversate dalla matita nera colata. Si soffermò su questo particolare,si accarezzò la guancia e pensò- Ma che ho pianto?-
Si sforzò di ricordare ma alla mente le sovvenivano solo immagini confuse, rinunciò subito, i ricordi della sera prima ormai erano persi.
Una volta uscita dal bagno si diresse verso la cucina,era piccola ma comunque ordinata. I suoi movimenti erano lenti,d'altronde non aveva niente e nessuno che l'aspettasse, avrebbe cominciato solo il giorno successivo a lavorare come la commessa di un piccolo negozio di musica, finalmente un lavoro decente.
Non fece in tempo a sedersi su una sedia che il telefono squillò.
"Pronto." le uscì fuori una voce rauca.
"Ehy Penelope!! t'ho svegliata?" una voce squillante le rimbombò nella testa,odiava il suo nome e comunque c'era sempre qualcuno pronto a ricordarglielo.
"No Hellen.. che c'è?"
"Non mi dire che ieri sera ti sei data alla pazza gioia di nuovo!!Posso sentire l'odore dell'alcool da qui!!"
Un sorriso glielo strappava sempre. "Andiamo a fare colazione?

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:17
 
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Federika90'
view post Posted on 15/11/2007, 19:21




Georg stava steso sul letto a fissare il soffitto quando sentì suonare il campanello.
Erano i suoi amici di una vita Bill,Tom e Gustav.Quante ne avevano passate insieme eppure non trovava
il coraggio di dire veramente cos'è che lo faceva stare così male.
"Ma allora sei vivo!!"esclamò Tom appena Georg aprì il portone "Su fuori subito andiamo in centro"...
Non ne aveva la minima voglia ma non voleva neanche rifiutare, d'altronde era da parecchio tempo che non si andava a svagare
con i suoi"colleghi".

Già dopo cinque minuti si sentiva meglio....Era bello ascoltare con quanta allegria i suoi amici raccontavano i piccoli eventi quotidiani,
la tristezza se ne andava piano piano, quasi sorrideva.
-e'così che si capisce quando si sta bene con qualcuno?-
Che domanda stupida sapeva benissimo cosa si prova a stare bene con una persona e altrettanto bene sapeva cosa si prova nel perderla.
"Georg ma c'è qualcosa?"
Gustav fin'ora non aveva parlato, è un ragazzo che si espone poco, preferisce ascoltare e quando parla colpisce sempre nel segno.
"No no tutto bene sono solo un po' stanco ma un caffè mi tirerà sù".
Bugie anche per Gustav con cui molto spesso si ritrova a condividere momenti d'"ombra".
Le star erano Bill e Tom,ma non gliene faceva una colpa,se lo meritavano.
Arrivati in piazza si miserò al solito posto ai piedi della fontana a sorseggiare un bel caffè caldo.


A pochi metri due amiche chiacchieravano allegramente sedute sulle comodissime sedie del loro bar preferito. Faceva freddo ma le due sembavano non rendersene conto.
"Allora Penny che hai combinato ieri sera?"
"Helly, ancora con questa storia su dai falla finita"
"Ma io devo sapere!!Che amica sarei sennò??io ho il dovere di dirti se esageri!"
"sì ok" le fa un sorrisino" che hai fatto tu piuttosto?"
Continuarono a parlare, ridere,scherzare quando decisero di alzarsi per fare una camminata.
"Ma quello non è Georg??"
"Dove?"
Ecco che i quattro ragazzi si stavano dirigendo verso di loro.
"Ehi ragazze ciao come va??" esclamò Bill.
-Ca**o no ti prego non ora non oggi-
Georg stava per andare in crisi senza darlo a vedere ovviamente.
"Tutto bene voi??" la prima a parlare fu Hellen
"Ehi Gusti sei cambiato!!" Penny la seguì ma quelle parole le uscirono di bocca senza neanche che se ne rendesse conto.
"Ah bè sì" l'aveva preso alla sprovvista"anche tu sei cambiata".
Sì susseguirono tante altre frasi di convenienza qualcuna più sincera altre meno. Georg scoprì che essere indiferrente alle situazioni scomode a volte può essere facile. Così con naturalezza partecipò alla conversazione che si rilevò corta ed indolore.

Più tardi in una stanza disordinata un ragazzo ascoltava a tutta palla il CD dei metallica, era un po' stordito, mille pensieri invadevano la sua serenità e inutilmente cercava di scacciarli.Erano pensieri pericolosi che avrebbero rovinato tutto,ma questo ancora non poteva saperlo.
Un'immagine ricorrente,ogni minimo particolare di quella figura martellava nella sua testa. I jeans strappati,le scarpe da tennis nere,quel giubbotto corto con la zip tirata un po' giù che lasciava intravedere la sua pelle candinda.
-NO ora basta non posso-
I suoi capelli perfettamente pettinati,accarezzati dal vento leggero.
-Che amico sarei?-
I suoi occhi così sinceri,il suo sorriso,il suo volto.
-Ca**o Penelope no,tutte ma non Penelope-

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:18
 
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Federika90'
view post Posted on 17/11/2007, 18:42




Penelope quel giorno tornò a casa verso le 20. Quella sera non sarebbe uscita, non ne aveva voglia.
Decise di guardarsi un film accompagnato da una vaschetta di gelato alla vaniglia.
Era una ragazza come le tante, forse un po'più ribelle con una storia particolare alle spalle.
Aveva sempre avuto problemi con la sua famiglia e aveva sempre fatto di tutto per starsene lontana da quella sua casa infernale.
Finchè un'estate durante una vacanza studio in Germania decise di non tornare più in Italia.
Pensava che la sua unica salvezza sarebbe stata la fuga, fece perdere le sue tracce e si stabilì ad Amburgo.
Voleva cambiare aria, ricominciare da capo, non voleva rimanere con quella stupida etichetta di "ragazza con problemi" che le avevano affibiato.
All'inizio era stato difficillissimo non conosceva bene nè la lingua nè il paese,ma non era sola con lei c'era la ragazza che l'aveva ospitata durante la vacanza studio. Quella ragazza era proprio Hellen l'unica che non la giudicò ma le fu semplicemente amica, la migliore.
Cambiò tantissimi lavori ma comunque riuscì sempre a pagarsi l'affitto e a vivere decentemente.
Dopo alcuni mesi Hellen le fece conoscere una band emergente: i Tokio hotel. La band era formata da 4 ragazzi e dopo averli sentiti suonare Penelope cominciò a supportarli e a frequentarli, diventò loro amica e soprattutto si innamorò del loro bassista, Georg.
Tutto era semplicemente perfetto le cose stavano andando x il verso giusto, si era fatta degli amici e la sua relazione con Georg andava a gonfie vele, almeno questa era la situazione iniziale.
I tokio hotel stavano cominciando a diventare famosì, erano sempre in viaggio e i primi problemi cominciarono
a farsi sentire. Penelope soffriva per la distanza del suo ragazzo ma cercava di farsi forza fino a che le cose non precipitarono.
Da poco aveva cominciato a lavorare come commesa in un'edicola e un giorno mentre stava sistemando degli scaffali non potè fare a meno di notare la prima pagina di un giornale:"Georg e i suoi flirt:il successo a volte dà alla testa".
Il mondo le crollò addoso, andò subito a cercare l'articolo. Una volta trovato le si presenatarono davanti foto di Georg in atteggiamenti "affettuosi"con delle ragazze, tutte fan.Questo proprio non potè accettarlo. Quella stessa sera pianse come mai in vita sua e il giorno seguente chiamò Georg per dirgli che era finita, non voleva sentire spiegazioni.
Capì che non era disposta a vivere in quel modo, con la continua paura che il suo ragazzo faccesse qualcosa di sbagliato. Così anche i legami con gli altri tre ragazzi si fecero sempre più deboli senza però rovinarsi del tutto.
Penelope era una ragazza come le tante, sognava come le altre, anzi viveva di sogni perchè quello che vedeva non le piaceva, preferiva vivere della sua fantasia piuttosto che in quel mondo sregolato che non riconosceva o che forse non ha mai conosciuto.
La vita l'aveva tradita 2 volte,la prima la superò con coraggio, la seconda la svutò completamente.
Il suo mondo di sogni crollò, capì che le favole non esistono, che il principe azzuro è un'invenzione
e che la vita va presa così com'è, certo la possiamo amare ma non dobbiamo aspettarci di essere ricambiati.

Edited by Federika90' - 18/11/2007, 13:58
 
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Federika90'
view post Posted on 23/11/2007, 13:09




Driiin...Driiinn
Georg venne svegliato dal telefono che non la smetteva di suonare.
"Pronto.."rispose con una voce un po' seccata..
"Georg!! stasera c'è una festa alla villa!!ti passiamo a prendere alle 21!!"era Gustav.
"Sì certo. Ciao"attaccò e si rimise a dormire, lasciando l'amico a fissare con uno sguardo ebete il telefono.


Alta stanza, altro telefono.
"Pronto?"questa volta era Hellen a rispondere.
Penelope:"Ma buongiorno!!!!!!!!!!Stasera c'è una festa!!Ci andiamo vero??vero??"
H:"..Buongiorno..ma ti sei dopata?"
P:"Ma che non posso essere semplicemente felice di esistere??"
H:"Ok. Ma tu chi sei??Uno spiritello che si è impossessato di Penny??"
P:"ahah. Sì sta attenta che ora passo pure da te!!BUUUU!!"
H:"No comment"
P."ahah. Dai su la villa c'aspetta..mi passi a prendere vero??"
H:"Bè per forza, non hai la macchina"
P:"Momentaneamente...Allora a stasera Helly"
H:"A stasera scema".

Hellen era alquanto perplessa, la conosceva bene e quindi sapeva anche che doveva essere successo qualcosa
di bello all'amica, sennò cosa mai potrebbe spiegare tutta questa sua felicità?


Ore 20.50

Gustav era già sotto casa dell'amico, era sempre il più puntuale del gruppo.
-Chissà chi ci sarà alla festa-

Ge:"Oh già qua fuori??"
Gu:"No scusa questa domanda te la dovrei fare io!"
Ge:"eh eh. E' che non vedevo l'ora di uscire. Magari rimorchiamo qualche bella ragazza"
-Sì ne avrei già in mente una- Gu:"Ok. Si parte!".

Ecco che cominciava a farsi vedere la villa illuminata dal bagliore della luna, si trovava in mezzo ad un bosco,in una
collina che si affacciava direttamente sulle pianure circostanti. Da lì era possibile vedere le mille luci della città. Un panorama mozzafiato.
Entrarono salutarono gli amici,insomma fecero le solite cose. Georg si mise a parlare con una ragazza mora-Basta bionde-pensò con un mezzo sorriso.
Ge:"Gustav non ti scoccia se ti lascio un po'da solo vero?"
Gu:"Vai sparisci"..sorrise.
-E ora che faccio?-
...Mentre stava per dirigersi verso la terrazza incrociò lo sguardo di Penelope.
Era lì insieme a Hellen e altri due ragazzi. Voleva andarla a salutare ma non trovò il coraggio per farlo.
Penny invece non esitò così si diresse verso la terrazza.
P:"Ehi che fai mi vedi e non saluti?"
Gu:"Ciao" un sorrisetto malizioso non potè far a meno di stamparsi sulla sua bocca.
P:"Non ho parole guarda!"
Gu:"Dai scherzavo" le diede un bacio sulla guancia."scusa pensavo avessi da fare".
P:"vabbè perdonato.Come va la vita?"
Gu:"alla grande direi tu?"
P:"Bene, oggi ho iniziato il mio nuovo lavoro!"
Gu:"Fantastico!Che lavoro?"
P:"Commessa in un negozio di musica!!"
Gu:"La musica ci perseguita"
P:"Perfortuna!".Si sorrisero un po' imbarazzati.
Una folata di vento lì investì. Gustav non potè fare a meno di osservare i suoi capelli scompigliati e quanto era
bella illuminata dalla luna.
P:"Perchè mi fissi?"
Gu:"Bel vestito!"
P: "ahah. Grazie!!Anche tu sei vestito bene." altra folata "Oddio che freddo"
Gu:"Vedi se metti i vestitini per fare la sexy è normale che poi senti freddo."
P:"No comment"
Gu:"Tieni la mia felpa". Gliela mise sulle spalle.
P:"Grazie. Allora la cavalleria non è morta"
Gu:"No qualche volta resuscita.".Altro scambio di sorrisi.
P:"Ora devo tornare dentro sennò Helly mi uccide!"
Gu:"Ok va bene."Penny fa per ridargli la felpa "No tienila davvero!Io non sento freddo"
P:"Grazie Ciao Gusti".gli diede un bacio sulla guancia.
Gu:"Ciao Penelope".

Rimase lì da solo felice....di esistere!

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:20
 
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Federika90'
view post Posted on 3/12/2007, 13:57




Erano le 7 ed Hellen era sveglia dalle 3, non ce l'aveva fatta a dormire..
Aveva passato tutto il tempo a rigirarsi nel letto....Era continuamente in pensiero per l'amica. Non riusciva a credere
che fosse possibile affezionarsi così ad una persona. In fondo al riteneva quasi una sorella minore, provava un forte senso
di protezione nei suoi confronti.

Helli semplicemente non riusciva a spiegare tutta quella felicità, era da un bel po' di tempo che si comportava così e comunque
non le dava spiegazioni. Si sentiva anche un po' tradita.
Dopo tutto quello che avevano passato poteva anche confidarsi con lei, non è già non lo facesse, è solo
che null'ultimo periodo Hellen non sapeva cosa succedeva e cosa pensasse Penny e questo al preoccupava.
Ma forse non era solo questo che turbava i suoi pensieri.


Gustav di solito si svegliava sempr emolto presto, era un ragazzo molto attivo ed introverso. Possiamo definirlo
il solito "perfettno". Comunque era già pronto per uscire a fare una camminata.
Era inutile cercare gli altri, sapeva che sarebbero rimasti a dormire almeno fino alle 14.
Ecco che un pensiero attraversò la sua mente....Sicuro che non avrebbe risposto nessuno fece una chiamata..
Dopo due squilli.
"Pronto?" rispose una vose assonata.
Gu: "Ah questo non me l'aspettavo"
"Cosa?!"
Gu"Sono Gustav, ciao Penny"
P:"Sei impazzito?" sorrise al telefono e si sentì anche abbastanza stupida tanto il suo interlocutore non l'avrebbe vista.
Gu:"Ti ho svegliata??..Comunque se ti chiedo di fare un giro mi rispondi di no?"
P."Oddio sei proprio fuori...Comunque accetto!!!"
Gu:" Anche questo non me l'aspettavo!!"
P:"Vabbè dai dove ci vediamo?"
Gu:"Passo da te fra un quarto d'ora!!!"


 
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Federika90'
view post Posted on 17/12/2007, 12:43




Gustav era stranamente agitato. Di solito il ragazzo era sempre molto tranquillo, anche prima dei concerti. Gli bastava
un ipod con dentro le canzoni dei metallica per far sparire tutto quello che lo circondava.
Ma questa volta era diverso, non sapeva proprio che fare. Penelope aveva il potere di metterlo in agitazione e da un lato la cosa
non gli dispiaceva per niente.

Nel frattempo la ragazza era già sotto casa. Era impaziente. Non aveva voglia di aspettarlo dentro e forse l'aria fredda avrebbe
congelato i suoi pensieri.
Ecco che vide spuntare tra la nebbia una macchina nera metallizzata. Sì era Gustav. Accostò al marciapiede, abbassò il finestrino e le disse
G: "Dai sali su ti porto in un posto"
P:" Ok mi fiderò"
Rispose la ragazza con un sorrisetto malizioso.



Durante il tragitto non parlarono molto anzi Penelope cercava di far cantare Gusti insieme a lei. Così ridendo arrivarono
fino ad un piccolo sentiero che portava su una collinetta.
P:"Alla faccia della passeggiata vuoi farmi fare tutta quella salita??"
G:"Sì dai fidati!! ti può fare solo che bene!!!"
P:"Non so se offendermi dato che io non ho bisogno di fare attività sono perfetta così come sono!!!"
G:"Non lo mettevo in dubbio!!! Dai su scendi"
P:"Non è che poi scendo e poi te parti??"
G:"Oddio ma tu non sei normale!!"
Detto questo tolse le chiavi della macchina, scese e andò ad aprire lo sportello a Penelope.
G:"Ora scendi??"
P:"ahahah. Va bene scendo"
Gustav le prese la mano per aiutarla a scendere. Penelope arrossì leggermente, non era abituata a tanta gentilezza.
Si incamminarono per il sentiero.
P:"Sono già stanca!!"
G:"Ma smettila pigrona!!!!!!!!!!!!!!!"
P:"Guarda che ad una certa età passa la voglia di camminare!!"
G:"Ma se io sono più grande di te e la voglia ce l'ho!!! Mi basta pensare che sono con te e la fatica passa!"
-Oddio che ho detto- Gustava abbassò di colpo lo sguardo.
P:"Non è poi così male come posto"
Aveva volutamente cambiato discorso, anche lei stava bene con Gusti, ma anche con Georg stava bene e poi è andata a finire
come è finita.

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:21
 
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Federika90'
view post Posted on 17/12/2007, 19:37




Gustav era imbarazzato, aveva capito che Penolpe aveva fatto apposta a cabiare discorso e questo lo metteva a disagio.
G:"Certo che è un bel posto te l'avevo detto di fidarti!!"
Meglio far finta di niente.

P: Si hai ragione Gusti però mi fa fatica lo stesso" sorrise.

G:"Oddio che pigrona!!!Guarda siammo quasi arrivati! Vedi che il bosco si dirada??"

P:"Sì oddio che bello da quassù si può vedere casa mia!!"

G:"Eh eh. E' un posto adattissimo per rilassarsi"
Detto questo si sedette sull'erba fresca e Penny fece lo stesso.

P:"Ma dai l'erba è ancora bagnata, però mi piace"

G:"Sai vengo qui spesso quando ho troppi pensieri per la testa"

P:"E' bello pensare anche se i nostri pensieri non sono così dolci"
-E se ti dicessi che vengo qui solo per pensare a te?? che sei tu il mio dolce pensiero??-

Gustav aveva una tremenda voglia di chiederle se provava ancora qualcosa per Georg.

P:"Perchè mi fissi? Ti sei incantato??"
sorrise

G:"Scusa" abbassò lo sguardo imbarazzato.

P:"SMettila di fare il timido su spara cosa c'è??"
-C'è che ti penso troppo, il tuo pensiero mi fa male,non sei una ragazza normale è tutto complicato-Si fece coraggio

G:"Sei ancora innamorata dell'hobbit??"
Ma si riprese subito
G:"No scusa dimentica che te l'ho chiesto!!"

Penelope alzà lo sguardo al cielo-No Gustav non complicare le cose proprio ora che sto così bene-P:"........No Gustav"
Bastarono queste due parole a renderlo l'uomo più felice sulla terra in quel momento.

(ragazze metto come inziale F per la ragazza e M per il ragazzo)

Nel frattempo due ragazzi stavano parlando in una macchina.
F:"E' tutto così sbagliato"

M:"Che vuoi dire?"

F:"Che non possiamo continuare così, questa situazione è durata per troppo tempo"

M:"Pensavo che l'amore non conoscesse ostacoli che potesse sconfiggere ogni cosa,non dirmi che mi sbaglio"

F:"Tu sei la cosa più dolce che mi sia capitata, sei tutto per me però sei anche la cosa più sbagliata che io possa vivere.
Io non dormo più, mi sento male se ti sto lontana ma quando ti sono vicina mi sento tremendamente in colpa."

M:"Non devi!! ce l'abbiamo fatta fino ad ora, mi dispiace io non ti lascio andare!"
F:"Il sole e la luna non possono stare insieme"

M:"E chi ti ha detto che non si amano lo stesso??"

F:" Perchè dobbiamo continuare a complicarci la vita?"

M:"Il concetto è molto semplice, perchè tu sei tutta la mia vita! Senza di te io muoio, mi manca il respiro"

Una lacrima scese dagli occhi della ragazza
F:"perchè mi ami?? perchè vuoi soffrire??Diventerà un incubo"

M:"Da quando mi hai sorriso per la prima volta io non ci ho capito più nulla. La parte più irrazionale
di me ha preso il soppravvento. Io voglio solo amarti tutto il resto non importa..Sarebbe l'incubo più dolce che io possa vivere"
La ragazza stava piangendo.
Lei lo amava alla follia ma questa situazione la stava lentamende distruggendo.

F:"Anche io voglio amarti anche se questo amore ci porterà all'inferno..."

Il ragazzo la baciò delicatamente sulle labbra.Sapeva quanto soffriva,sapeva quanto faceva male. Il loro ben presto
si trasformò in un bacio appassionato disperato.
Con quella voglia di sentirsi vicini, di lasciarsi andare completamente l'uno all'latro, di vivere quell'amore,
di non volersi + nascondere. Perr poi rendersi conto che il destino non li ha mai aiutati e che le cose
non sarebbero migliorate finchè sarebbero rimasti insieme.

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:22
 
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Federika90'
view post Posted on 19/12/2007, 15:33




Tra Penny e Gustav piombò il silenzio quando...
P:"Aspetta un attimo!!!! hai chiamato Georg hobbit??? Ma ti sei visto allo specchio??"
G:"Ora ti uccido!!!!!!"
Penelope cominciò a correre con Gustav dietro che la minacciava.
G:"Tanto ti prendo pigrona!!!!!!!"
P:"Aiuto un maniaco!!!!!!!!" cominciò a ridere come mai aveva fatto prima...

Gustav la raggiunse la prese da dietro abbracciandola, Penny mise male un piede e si ritrovarono in terra.....
La ragazza ancora rideva, così cominciarono a lottare fino a quando Gustav non le si mise seduto sopra a cavalcioni
mentre le immobilizzava le braccia.
P:"Dai lasciami non vale sei un maschio hai più forza!!!"...esclamò imitando una voce un po' piagnucolante..
G:"Ah ah ah non credo!!!così impari a pensare prima di parlare!!!"
P:"Ma io ho pensato!!! ahahah"
Gustav mise su un'epressione da cagnolino bastonato, quant'era buffo, era capace di far sentire a suo agio Penelope,
era sempre così gentile con lei.
I due rimasero in silenzio, Gustav la fissava. Le piacevano i suoi capelli biondi sparsi sull'erba, le sue labbra
leggermente tinte da un rosseto chiaro, i suoi occhioni marroni che lo guardavano un po' spaventati perchè forse
aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere.
-Ora la bacio....Ma se poi mi respinge? e se poi rovino tutto?? No non la bacio.....Ma come faccio è così bella...-
Penny guardava i suoi lineamenti non proprio perfetti, ma a lei piacevano...Sì divincolò dalla presa si alzò e baciò
Gustav....Il ragazzo era quasi pietrificato non se l'aspettava.....Sentiva le sue dolci labbra socchiuse sopre le sue..
Si lasciò andare a quel bacio, delicatamente. Durà poco ma ebbe un significato enorme.
P:"E' il bacio più dolce che io abbia mai ricevuto..."
G:"Non ci credo"
P:"E' la verità...Giuro!!!!Nessuno mi ha mai trattato così insomma.."
G:"Ma come si fa a non trattare con delicatezza una ragazza come te??"
-Proprio come una farfalla se non la tratti con delicatezza le rubi la capacità di volare-P:"ok Basta!!!!!!"
-Mi stai mettendo in imbarazzo...perchè mi fai questo effetto?? perchè mi manda in confusione ogni tua parola?-
G:"Su dai ti riporto a casa"
-Ecco Gustav ormai abbiamo complicato le cose-

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:22
 
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Federika90'
view post Posted on 20/12/2007, 10:29




Ormai erano passati due giorni da quella mattina e ancora Penelope e Gustav non si erano sentiti.
Penelope aveva paura del loro sentimento o per lo meno di quello che sarebbe potuto nascere,e Gustav aveva semplicemente paura di rovinare tutto...

Erano le 23.00 e Penelope non aveva proprio voglia di andare a dormire, anche se la mattina seguente sapeva che
sarebbe dovuta andare a lavorare.
Si sedette sulla poltrona osservò annoiata lo schermo nero del televisore, il suo sguardo poi si posò distrattamente sul
telecomando. Lo prese e cominciò a cambiare canale, solite cose...Soap strappalacrime che duravano da decenni, reality
sciocchi, programmi televisivi dove la serietà non è proprio una dote da considerare importante. Niente.Guardare la tv
l'annoiava. Così spense quella scatola fatta di menzogne e vanità e si mise a testa in giù con le gambe
che si appoggiavano sullo schienale della poltrona. Le piaceva assumere quella posizione quando aveva voglia di pensare, o sempliecemente quando non sapeva che fare.
La prima immagine che le sovvenne alla mente fu quella di Gustav...Era un pensiero dolce, un mezzo sorriso le si stampò
sulle sue labbra, stranamente senza rossetto. Non le piacevano, diceva sempre che le sembravano quelle di un morto,
perchè molto chiare.
Da Gustav il suo pensiero passò subito al passato, costante ricorrente nei suoi pensieri.
Proprio come un'equazione matematica, che non vogliamo affrontare perchè ci sembra troppo difficile così Penny aveva affrontato i suoi problemi, aveva aggirato l'ostacolo attraverso la fuga.
Guardava la vita che faceva in Italia, come se fosse un estraneo, uno spettatore esterno che giudica in modo freddo e scostato quello che vede.

Si ricordava di casa sua, di quanto l'odiava, si ricordava quanto voleva bene a sua madre prima che lasciasse suo padre.
Si innamorò di un altro uomo e decise di lasciare casa, il suo intento era quello di portare con lei anche la figlia
però perse la causa per l'affidamente e fu costretta a partire senza di lei.
Penelope odiava suo padre perchè non le permetteva di essere se stessa, perchè non le faceva vedere sua madre, perchè
la criticava spesso, perchè si era risposato con una donna, la peggiore di tutte.
Si ricordava delle litigate, della sua rabbia crescente che la portava ad odiare chiunque le si trovava intorno.
Si ricordava delle pagine scritte sul diario con le lacrime agli occhi, si ricordava di quanto desiderava la libertà e
poter vivere la sua vita come voleva lei.
La situazione per lei era diventata insostenibile, quando si guardava allo specchio vedeva una ragazza che odiava,
dentro di lei la vera Penny urlava, urlava in silenzio, intrappolata in quel mondo di finzione, di perbenismo che
non le apparteneva che non rispecchiava i suoi sentimenti.
-Ormai è passato, sono quello che sono- se lo ripeteva spesso forse per autoconvincersi che l'unica soluzione giusta
era scappare.


Si girò di scatto, si alzò in piedi ed andò ad accendere il computer-Forse c'è qualcuno con cui parlare-.
Aprì il programma e notò con una punta di amarezza che non c'era nessuno collegato, neanche Hellen.
Sembrava che il mondo si fosse fermato proprio ora che aveva voglia di distrarsi. A malincuore si diresse verso il bagno
si sciaquò il viso e dopo aver dato un ultimo sguardo annoiato al suo appartamento spense le luci e si infilò sotto le coperte.

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:23
 
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Federika90'
view post Posted on 22/12/2007, 10:07




12.00

Georg era in casa, si era svegliato da poco....E gli era venuta una certa fame.
Era da un po' che non faceva quattro chiacchiere a tu per tu con l'amico Gustav. Così decise
di chiamarlo.

Dopo 6 squilli rispose un Gustav un po' assonnato.
Gu:"Chi è??"
G:"Gustav sono Georg. Ma stavi dormendo?"
Gu."Ehm.... no mi ero appisolato"
-Strano,molto strano-
G:"Ti va di andare a mangiare qualcosa da qualche parte?"
GU:"Eh?? Ah sì va bene, ti passo a prendere io però"

?:"Gustav chi era?"..chiese la ragazza con una voce sottile.
G:"Era Georg mi ha chiesto di andare fuori con lui"
?:"Ho capito, me ne devo andare"
G:"So già che mi mancherai, ma è da tanto che non parliamo per bene magari deve dirmi qualcosa"
?:"Sei troppo buono Gustav" rispose la ragazza un po' scocciata "Io poi ho ancora sonno"
G:"Sei la solita pigrona su vai alzati!"
?:"No non mi smuovo di qui, Cattivo!!"
G:"Penelope mi sa che hai bisogno di un bel bagno"
?:"Cosa?!"

Gustav si alzò e la prese in bracciò.
P:"Ma che stai facendo?? mettimi giù!!!!!!"
G:"Doccia!!!"

Si diresse verso il bagno con Penny che cercava di divincolarsi. Si avvicinò alla vasca la mise dentro e aprì l'acqua.
G:"Ecco divertiti!ahah!"
P:"Ma è gelata oddio hai appena firmato la tua condanna a morte"

Penelope tirò giù Gustav per un bracciò e gli mise la testa sotto il getto d'acqua fredda.
P:"Magari ti rinfreschi le idee, ahahah"

Così continuarono a giocare a spingersi, ad allontanarsi e a riprendersi con un bacio. Sembrava quasi che Gusti si fosse dimenticato
del suo appuntamento.
P:"Ma tu non dovevi assolutamente uscire?"
G:"Oddio è vero, vedi sei la solita!!"

Prese il phon.
G:"Mi asciugo di là sennò ci friggiamo con tutta quest'acqua"
P:"E io?? Devo stare bagnata??"
G:"Prendeti un'asciugamano!" le fece la linguaccia e se ne ritornò in camera sua.

-Non pensavo davvero che Gustav fosse così......così buffo, dolce, allegro...- Penelope così con un sorriso si perse nei suoi pensieri, dimenticandosi che aveva ancora addosso tutta quell'acqua ghiacciata.

Edited by Federika90' - 11/1/2008, 16:24
 
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Federika90'
view post Posted on 27/12/2007, 14:33




(ho scritto poco ma spero vi piaccia lo stesso^^ mi raccomando commentini^^)

Gustav uscì di corsa, era in un terribile ritardo, entrò in macchina e mise in moto. Penelope osservò dalla finestra la sua macchina schizzare via lungo il vialetto.
-Cavolo, cavolo, cavolo, chi lo sente lo Hobbit-
Accese la radio. La macchina fu travolta dalle note di "Sad but True" dei Metallica.
Era quasi finita..ecco l'ultima strofa...

"I'm your truth, telling lies


-Bugie-


I'm your reasoned alibis


-forse mi serve un alibi?-

I'm inside, open your eyes
I'm you
Sad but true "



-No,no, no. Non posso cavolo Georg è mio amico e Penelope è la sua ex. No lo conosco mi ucciderebbe.
E allora?? No non gli dirò una bugia. Forza e Coraggio.-

Così Gustav convinto accostò davanti casa di Georg. L'amico era lì seduto sul muretto della recinzione.
G:"Alla buon ora eh"
Gu:"Scusa. Dai sali"
Georg non se lo fece ripetere due volte entrò in macchina e Gustav mise in moto.
G:"Allora che hai??"
Gu:"Io niente. Te piuttosto??"
G:"Io sto alla grande!!! E' da tanto che non usciamo e mi fai pure aspettare"
Gu:"Scusa Hobbit"
G:"Ti odio".

Arrivarono nel loro preferito fast food e cominciaro a mangiare schifezze.
G:"Mi nascondi qualcosa. Non è da te, comportarti così!"
Gu:"Sì in effetti..." -sì ce la posso fare-
GU:" Mi si è rotto il lavandino!!!!"-Codardo-
G:"Che??"
Gu:"Sì dai un tubo quella roba lì..Mi si è allagato tutto. Una roba assurda. Ho perso tempo ad asciugarmi!!!Mi sono
mollato tutto!!!"-Caxxo-
Georg lo guardò un po' sconcertato
G:"Ahah che scena mi son perso ahahah..Povero"
-Ecco il mio alibi...MI faccio pena da solo-
G:"Già...Triste ma vero.."

 
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Federika90'
view post Posted on 28/12/2007, 14:45




(Ok ragazze arriverò presto al dunquexD)

G: "Vabbè dai non sono problemi questi"
Gu:"Sì hai ragione..Ma tu invece che mi dici? ti è capitato qualcosa ultimamente??"
-Bella faccia tosta, tu non gli racconti le tue cose e pretendi di sapere le sue-
G:"Bè, più o meno la vita è sempre quella. E devo dire che questo periodo di vacanza ce lo siamo meritati.
Dobbiamo ringraziare Tom e Bill. Le apparizioni televisive sono loro"
Lo disse così con un sorriso amaro.
Gu:"Per me l'unica cosa che conta è fare musica"
G:"Sì ma a me a volte non basta"

Calò il silenzio, Gustav non sapeva che dire, certo era bello essere famosi, ma a lui alla fine non interessava molto.
essere al centro dell'attenzione.

G:"Sai devo confidarti una cosa..."
Gu:"Ehm...Dimmi"
-Ecco ci siamo dai fammi sentire un verme-
G:"Non mi prendere in giro"
Gu:"Perchè dovrei? Su spara"
-Avanti colpisci-
G: "Io credo che...che potrei innamorarmi.."
-Ahia-
Gu:"Ah sì" cercava di essere indifferente ma gli si era appena stretto un nodo alla gola.
Bevve un sorso di cola. "Di chi??"

G."...Eh...Non la conosci..poi non posso parlare in generale?"
Gu: -Caxxo-
G:"Ma che hai ti senti bene?"
Gu:"Oh ciao Hellen!"

La ragazza era lì, in piedi dietro Georg. Sembrava indecisa se parlare oppure no. Anzi aveva una faccia quasi...triste?
Forse aveva sentito tutto.
H: "Oh ciao Gusti" improvvisò un sorriso un po' finto a dirla tutta. "Ciao Georg"
Georg accenò un gesto della mano.
g:"Ciao"
Gu:"Bè che ci fai qui??"
H:"Commissioni, guarda sono in un tremendo ritardo ci vediamo presto!!"
Gu"ehm...ok ciao helly"
La ragazza sparì tra la folla.
Gu:"Ma che ha??"
G:"E lo chiedi a me?? Dai torniamo a casa comincia a essere tardi sul serio"
Gu:"Ok" rispose il ragazzo un po' sconcertato.
-E se? ma no-



Nel frattempo Penelope se ne stava per tornare a casa sua, non aveva voglia di aspettare Gustav. Non ha mai avuto voglia di aspettare nessuno.
Lungo la strada non potè far a meno di notare due innamorati che si scambiavano sguardi affentuosi seduti su una pachina.
Sembrava che il freddo non li toccasse.
-Georg non mi guardava così-
Penny solo tu sai quanto ti ha fatto male ma ora è tempo di voltare pagine
-Ora cambierà tutto-
 
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Federika90'
view post Posted on 29/12/2007, 10:33




(scusate la banalità)

Gustav aveva da poco riaccompagnato Georg a casa. Se ne era tornato a casa sua con la speranza che ancora Penny fosse ancora
lì dentro. Ma in fondo se l'immaginava che non avrebbe trovato nessuno ad aspettarlo.
Appoggiò distrattamente le chiavi della macchina sul tavolino, si tolse il giacchetto e si sedette sul divano.

-Georg, Georg...Di chi ti sei innamorato?? Non parlavi in generale sennò non me l'avresti detto...E se fosse di Penelope??
E anche se non è così lui si è confidato con me..e io?? Io non sono stato abbastanza uomo per dirgli che me la faccio con
la sua ex...No però così è brutto...Io a Penny ci tengo....Ma....troppi ma..e io non so che fare....-

Gustav si portò le mani alla faccia. Voleva semplicemente vivere la sua vita tranquillamente.
Allo stesso tempo non poteva fare a meno di pensare alla sera prima. Lui aveva chiamato Penny, era tardi ma lei rispose subito.
Gustav voleva semplicemente sentire la sua voce e invece ottenne molto di più.
Infatti la ragazza si presentò poco dopo sotto casa sua.

-Dio è tutto così perfetto quando sto con lei, ma poi c'è sempre qualcosa che mi riporta bruscamente alla realtà.
Che palle-

Si alzò, si diresse verso il bagno e si sciacquò il viso.

-Il silenzio sarà la soluzione migliore, Penny dovrà essere d'accordo-

Così Gustav decise di non dire niente al suo collega e amico da sempre Georg.

----------------
(F=ragazza M=ragazzo)
Due giovani ragazzi stavano discutendo in un camera buia, illuminata solamente dal sole che si infiltrava fra le fessure
delle persiane.
F:"tu sei matto! Vuoi farci scoprire??"
M:"No io no!!"
F:"Dopo tutto questo tempo..Dopo che io ho rinunciato a tutto quello in cui credevo..."
M:"Ti ho detto che non ho fatto niente!"
Il ragazzo cercò di avvicinarsi a lei, voleva provare a calmarla.
F:"No no....Tu rovinerai tutto me lo sento..." la ragazza si allontanò.
M:"Vuoi smetterla non fare la matta!!Ti sei resa conto adesso che siamo in mezzo a un casino??Ti ricordo che eri d'accordissimo
quando è cominciato tutto!! non ho fatto niente da solo..Che vuoi da me ora??se sei stressata non te la prendere con me!"
F:"Io ti odio"
La ragazza uscì dalla camera sbattendo la porta lasciando così il ragazzo da solo, sconvolto...
-No non può essere finita così-

------------------

Gustav si era appisolato sulla poltrona quando venne svegliato dallo squillo del telefono.
G:" Sì...Pronto"
P:"Ma che fai,, dormivi???"
G:"sì" riconobbe subito la voce squillante e delicata allo stesso tempo di Penelope e sorrise "ciao io riattacco eh"
P:"dai scemo!!!Smettila!!!"
G:"Su che c'è"
P:"Non sei felice di sentirmi?"
G:"Certo ti stavo giusto sognando"
P:"Non è vero"
G:"Un incubo che non ti dico"
P:"idiota..ho colpa io che mi confondo con te"
G:"Ah ah...No giusto ti volevo parlare prima che mi addormentassi"
P:"Allora vediamoci"
G:"un'altra volta?"
P:"Ma va a quel paese!!!" stava per riattacare.
G:"No dai arrivo, mi fiondo da te"
Attaccò il telefono in faccia a Gusti senza salutare,senza dire se era d'accordo e sorrise soddisfatta.
Cominciò a saltellare verso camera sua. Doveva prepararsi, voleva essere perfetta.
-Ok Il principe azzurro non esiste ma Gustav gli ci va molto vicino-






 
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Federika90'
view post Posted on 2/1/2008, 23:45




Penelope si diresse verso camera sua. Doveva cambiarsi ed in fretta. Aprì l’ armadio e cominciò a rovistare ovunque.
Non sapeva cosa mettersi, ogni cosa sembrava sbagliata.
-Ma che ti prende?? Dai non te ne è fregato mai niente di abbinamenti ricercati…Mettevi sempre la prima cosa che ti capitava-
Ad un certo punto si ritrovò fra le mani il vestito che aveva indossato alla villa per quella festa. Voleva essere stupenda quella sera, e
quel vestito la faceva sentire incredibilmente bene con se stessa. Le rivenne in mente la sua chiacchierata con Gustav, si ricordava ancora cosa le aveva detto….
“Vedi se metti i vestitini per fare la sexy è normale che poi senti freddo”
-Per lui sono sexy-
Al solo pensiero sentì le sue guance diventare sempre più calde, quasi fino a scottare.
-Stai rincretinendo mia cara-
Sorrise. Ma qualcosa la strappò ai suoi ricordi, in fondo all’armadio c’era una felpa nera.
-Oddio ma è la felpa di Gustav!!!-
La ragazza si era completamente dimenticata di ridargliela dopo quella sera.
-Adesso chissà che penserà....Sono la solita-
La raccattò, la stese sul letto e si mise a piegarla in un modo così delicato che sembrava quasi come se l’accarezzasse, quasi come se Gustav fosse lì.
Infine decise di mettere i soliti jeans strappati con una maglietta nera leggermente scollata.

Sentì suonare il campanello e andò a rispondere al citofono.
P:”Sì???”
G:”Sono Gustav”
P:”Ah ciao”
G:”Ma ciao!!! Che dici parliamo al citofono oppure mi fai entrare”
La porta scattò e Gustav entrò subito, salì le scale saltellando, lo divertiva molto salire i gradini in quella maniera.
Arrivato sul pianerottolo portò le mani sopra la testa e cominciò ad urlare sotto voce e a canticchiare. Si sentiva molto Rocky in quel momento.
P:”Ahahah Oh mio Dio che scena patetica”
La voce di Penny lo prese di soprassalto. Si avvicinò a lei con i pugni stetti di fronte al viso in posizione difensiva.
G:“Attenta ho un destro micidiale”
P:”Ahahahah sei uno stupido”
Era così bello vederla ridere, avrebbe continuato a fare lo stupido solo per poter ammirare il suo volto illuminato dal quel sorriso. Non l’aveva mai vista così serena,
d’altronde la conosceva poco.
Quando era fidanzata con Georg, non aveva mai scambiato molte chiacchiere con lei. Forse perché si erano conosciuti in una situazione poco favorevole o forse semplicemente
perché era la ragazza del suo migliore amico e questo la rendeva una “zona proibita”.
P:” Su entra”
Il ragazzo entrò e cominciò a guardarsi intorno. In realtà era la prima volta che vedeva il suo appartamento. Non era grande ma sembrava molto accogliente.
G:”Carino qui”
P:” Grazie. Non è proprio il massimo ma ci sto bene. Accomodati pure sul divano. Vuoi qualcosa da bere??”
G:”No grazie non ti preoccupare!
Il ragazzo si sedette e lo stesso fece lei.
P: “Allora di cosa volevi parlarmi?”
G: “Subito dritta al sodo” sorrise.
P: “Bè scusa sono curiosa. Mi dici che vuoi parlarmi e io poi devo assolutamente sapere che ti frulla per la testa”
G: “Volevo dirti che” la stava osservando dritto negli occhi “Sei bellissima davvero”
Penelope sorrise imbarazzata “Grazie Gusty. Ma era questo che volevi dirmi?”
G:” No. Sentivo il bisogno di ricordartelo”
-Così mi squagli-
P: “A proposito di ricordare aspettami qui”
La ragazza scomparì dietro una porta, probabilmente lì dietro c’era la sua camera. Se fosse stato un ragazzo impulsivo l’avrebbe seguita sicuramente.
Subito dopo Penelope riaffiorò, aveva una felpa in mano, la sua felpa.
-Ecco dov’era finita-
P: “Scusami me l’ero dimenticata completamente”
G: “ Non ti preoccupare” la prese e le sorrise.
P: “ Dai vado a prendermi una bicchiere d’acqua. Sicuro che non vuoi niente?”
G; “Sicurissimo”
La ragazza sparì nuovamente. La osservò mentre entrava in un’altra stanza. Era così terribilmente carina anche quando camminava.
Sì portò la felpa vicino al naso, fu un gesto quasi automatico. Il profumo di Penny era ancora lì. Chiuse gli occhi e pensò a quando si erano baciati per la prima volta.
-Dio quanto sto diventando patetico-
P: “Eccomi di ritorno”
Gustav buttò immediatamente la felpa sulla poltrona.
La ragazza lo osservò perplessa.
P:” Ma che stai facendo??” sorrideva.
G:” Niente aspettavo”…-Che figuraccia-
Penelope si sedette vicino a lui e Gustav le mise un braccio intorno al collo, l’avvicinò a sé e le diede un bacio sulla testa.
P: “Gustav…”
P:” Sì te lo dico. Però tu non devi arrabbiarti”
La ragazza si allarmò cominciarono a passarle per la testa le ipotesi più brutte.
-Ora mi dice che ha già la ragazza, o forse che vuole troncare. Ma troncare cosa?? Non siamo niente noi due-
Gustav si accorse che aveva cambiato espressione.
G:” Non voglio lasciarti”
-Ma come..??-
G:” Cioè non stiamo insieme, però non voglio lasciar perdere. Insomma hai capito”
P: “Puoi arrivare al dunque” sembrava innervosita.
G:” Io sto bene con te però non voglio che Georg lo venga a sapere”
-Ecco ce l’ho fatta-
P: “Ah”
-Ma che mi aspettavo??-
G: “So che magari può essere…fastidioso. Però davvero non voglio avere casini con lui per adesso!
P: “Ok va bene”
La sua bocca rispose, ma la sua testa già correva altrove.
- sono una stupida-
G: “Sicura?” ora era preoccupato.
P: “Eh?”
G: “Ma mi stai ascoltando”
P:” Sì Gustav scusa” gli accennò un sorriso.
G: “Mi dispiace” tolse il braccio dalla spalla di lei.
P: “E di cosa?” stavolta sorrise sinceramente, prese il braccio di Gustav e se lo rimise sulle spalle.
G: “Sei strana”
-No non sono strana…sono…sono cretina….chissà che mi aspettavo.-
G:” E questo mi piace” le sorrise e si avvicinò per baciarla quando squillò il suo telefono.
G:”Cazzo adesso no”
Penelope gli stampò un bacio sulle labbra.
P:”Rispondi va”
G” Faccio subito”
Penelope se ne andò in camera sua lasciandolo da solo in salotto.
G:” Pronto?”
 
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